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Nigella Lawson: pollo fritto southern-style
Non lasciatevi ingannare dall'aspetto, il pollo fritto di Nigella Lawson (nonostante sia di Nigella) non lo troverete pesante, unto, o come ci si immaginerebbe da un inglese, fritto nel burro. Il sapore e l'aspetto risultano identici al pollo fritto da fast food. Friggetelo a immersione; friggetelo con un ottimo olio di semi o, come da ricetta, nella margarina; friggetelo in olio bollente, massimo due pezzi contemporaneamente. Piccoli accorgimenti, ma faranno la differenza.
Accompagnate il fritto con un'insalata croccante, fresca e di stagione, ottimo deterrente all'uso delle salsine per accompagnare il fritto (e sono la vera causa della sua mitologica pesantezza); evitate di servire il fritto con contorni di fritto!
Preparazione:
Nigella inizia la sua ricetta marinando il pollo (separandolo prima dalla pelle) in 1 litro di latte intero e un cucchiaio raso di sale; difficilmente troverete ricette in cui utilizza un latte che non sia intero. La marinatura però non è necessaria, ma se ne avete il tempo lei consiglia di lasciarlo a marinare per almeno qualche ora, o per tutta la notte, in frigorifero.
Adesso, che vogliate saltare o meno il passaggio della marinatura, il povero pennuto, nel latte, ci finirà lo stesso.
Sistemate il pollo in una casseruola, copritelo con il latte e fatelo cuocere per il tempo necessario (Nigella non dà una tempistica precisa, io lo faccio bollire per circa 20 minuti).
Non appena cotto, scolatelo e procedete con la frittura: la panatura è classica, ma dovrete condire la farina con mezzo cucchiaio di sale e abbondante pepe macinato. Passate il pollo nella farina condita, poi nell'uovo e infine ultimo passaggio nella farina; a questo punto Nigella suggerisce di sistemare il pollo panato su una griglia e lasciarlo riposare 15 minuti.
Siete pronti per la frittura in olio profondo. Seguite gli accorgimenti, li ripeto: olio molto caldo e non più di 2 pezzi di pollo per volta per evitare che la temperatura dell'olio scenda troppo. Passate il fritto nella carta assorbente e mangiatelo non caldo, ma rovente!
Bon Appétit!
Adesso, che vogliate saltare o meno il passaggio della marinatura, il povero pennuto, nel latte, ci finirà lo stesso.
Sistemate il pollo in una casseruola, copritelo con il latte e fatelo cuocere per il tempo necessario (Nigella non dà una tempistica precisa, io lo faccio bollire per circa 20 minuti).
Non appena cotto, scolatelo e procedete con la frittura: la panatura è classica, ma dovrete condire la farina con mezzo cucchiaio di sale e abbondante pepe macinato. Passate il pollo nella farina condita, poi nell'uovo e infine ultimo passaggio nella farina; a questo punto Nigella suggerisce di sistemare il pollo panato su una griglia e lasciarlo riposare 15 minuti.
Siete pronti per la frittura in olio profondo. Seguite gli accorgimenti, li ripeto: olio molto caldo e non più di 2 pezzi di pollo per volta per evitare che la temperatura dell'olio scenda troppo. Passate il fritto nella carta assorbente e mangiatelo non caldo, ma rovente!
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