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Pasta con cavolfiore 'arriminata' (o come la chiamiamo in sicilia, 'pasta con i broccoli arriminati'):
non chiedetemi perché, ma da noi in sicilia il cavolfiore è il broccolo e i broccoli sono gli sparaceddi!
Uno di quei piatti regionali che da bambini vi propinano settimanalmente mamme/nonne, e che per mia fortuna ho sempre apprezzato fino a imparare a cucinarlo, e che adesso preparo anche in porzione singola quando pranzo da solo. Lo so, mettersi a sbollentare il cavolfiore solo per un piatto di pasta può non sembrare facile, ma la cucina ha bisogno dei suoi tempi e non possiamo sempre aprire una scatoletta di tonno e buttarla in padella. Quando la preparo, tra l'altro, sbollento parecchio cavolfiore e quello che avanzo lo uso come contorno, la sera, semplicemente condito da un filo d'olio e qualche goccia di limone.


Ingredienti per 2:







      di pomodoro


Preparazione:

si comincia con una pentola e abbondante acqua salata; mettete tutto il cavolfiore e fatelo sbollentare per 15/20 minuti circa (io controllo sempre la cottura trafiggendo la parte del gambo con la forchetta, se il cavolfiore è cotto il gambo non farà troppa resistenza) aggiungendo nell'acqua mezza foglia di alloro. A fine cottura scolate il cavolfiore senza buttare l'acqua, ci cuocerete la pasta.

Mentre il cavolfiore cuoce tagliate il quarto di una piccola cipolla e fatene un battuto molto sottile; gettatelo in un tegame con olio e l'altra metà della foglia di alloro. La cipolla va cotta lentamente aggiungendo un goccio d'acqua di cottura del cavolfiore se inizia ad attaccarsi o colorirsi troppo. Soffritta la cipolla aggiungete il cavolfiore e schiacciatelo con una forchetta grossolanamente, aggiungete i 2 cucchiaini di uva passa, i 2 cucchiaini di pinoli, un paio di tazzine di acqua di cottura del cavolfiore, mezzo cucchiaino di concentrato di pomodoro e fate insaporire il tutto mescolando gli ingredienti (o come diremmo in sicilia 'arriminate').

Lasciate il cavolfiore insaporirsi nel tegame per il tempo di cottura delle mezze maniche (che nel mentre avrete buttato in pentola); l'uva passa assorbirà liquido diventando ancora più dolce e morbida, il cavolfiore si sfalderà formando una crema ed i pinoli saranno un giusto contrappunto croccante alla morbidezza del piatto.

Come in quasi tutte le mie ricette di pasta tenete da parte almeno 2 tazzine di acqua di cottura (che poi è la stessa acqua di cottura del cavolfiore), scolate la pasta con un paio di minuti di anticipo e finite la cottura in tegame con il condimento e versando le tazzine d'acqua. Fate conoscere pasta e sugo, diventeranno ottimi amici.

Variante:

Spesso in sicilia ripassiamo questa pasta in forno; in questo caso scolate la pasta con largo anticipo sulla cottura (circa a 2/3 della cottura), amalgamatela con il sugo e poi passatela in una teglia da forno. In questo caso fate anche molto più sugo di cavolfiore, così da poterlo aggiungere sopra la pasta e terminate con una spolverata abbondante di pangrattato che formerà una crosta croccante. Passatela in forno per metà del tempo di cottura indicato sulla pasta.

Insomma, sia con che senza variante... Bon Appétit!



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